Epifania di Giocattoli stampabili in 3D. È arrivata la Befana tecnologica
L’Epifania 2019 porta in dono una prima serie di giocattoli prototipo che abbiamo ideato e disegnato affinché siano stampabili in 3D. I files di stampa e l’assistenza sono gratuiti sotto licenza libera Creative Commons e ottenibili da un sito dedicato.
Nel giorno dell’Epifania inizia il percorso del sito Artigiani Digitali dove abbiamo cominciato a raccogliere alcuni dei prototipi di giocattoli ideati e disegnati per essere stampabili in 3D. Alcuni di questi files hanno e avranno come base di partenza solidi archimedei o solidi platonici modificati. I files per la stampa 3D sono tutti ottenibili gratuitamente (previa registrazione) in licenza Creative Commons 4.0 (CC BY-NC-SA 4.0). Al momento i prototipi sono in fase di test e miglioramento per verificare la facilità di stampa, la affidabilità e resistenza e per questo siamo ben contenti se ci scriverete per dare i vostri contributi o per richiedere maggiori info e assistenza.
Ma perché dei giocattoli disegnati in digitale e stampabili in 3D? Qual è il senso di questa Epifania?
In questo mondo che è sempre più dominato dal virtuale, in cui si è persa la magia del guardarsi negli occhi con l’altro essere umano e dove la maggior parte delle nostre relazioni si svolge ormai sotto forma di comunicazione digitale in rete, si pone un quesito fondamentale: come ricondurre la mente dei nostri figli (e non solo!) a qualcosa che li riporti dal virtuale al corporeo, dal digitale all’analogico?
Come affrontare le sfide dell’#europadigitale senza perdere la bussola e sopratutto rimanendo Umani ?
Il giocattolo è il primo strumento di apprendimento, di crescita, esplorazione del mondo esterno ed è soprattutto un oggetto slegato da alcuna funzione specifica; pertanto, nell’ideare e disegnare un giocattolo, si può esprimere al massimo la creatività, la fantasia. Un giocattolo può pertanto essere anche una forma di espressione artistica come del resto avveniva nel passato. E nel passato i giocattoli non venivano solamente acquistati, anzi in genere venivano realizzati dai genitori, dagli artigiani della propria comunità e a volte si tramandavano di padre in figlio per generazioni. Come un bene privato o un’idea pubblica.
È importante che il bambino venga circondato, veda e tocchi forme armoniche. Tali caratteristiche purtroppo oggi non sempre appartengono ai giocattoli per quanto essi siano tecnologici ed evoluti. D’altro canto oggi la tecnologia ci mette invece a disposizione degli strumenti accessibili per disegnare in 3D (non solo giocattoli) come ad esempio Tinkercad.com il cui uso è talmente semplice che dare sfogo alla fantasia è… “un gioco da ragazzi”!
Per un bambino che disegni un solido o un giocattolo poterlo poi rendere materia e colore con una stampante 3D significa concretizzare un’idea astratta, trasferendola dal mondo delle idee per tenerla in mano. Non solo pixel scintillanti, ma atomi e molecole, forme e solidi messi al mondo davanti ai propri occhi e con le quali si possono svolgere delle attività in compagnia dei genitori, degli amici o dei fratellini e sorelline.
Disegnare in digitale una forma geometrica o un giocattolo è un espediente sicuramente utile quindi a sviluppare la creatività e la capacità umane dei soggetti in età evolutiva.
Disegnare in 3D accanto al proprio bimbo può significare non solo sottrarre la sua attenzione a ore di chat inconcludenti o a cartoni animati, dedicando invece del tempo allo sviluppo delle abilità mentali e creative di una mente in via di formazione.
Queste abilità creative e tecnologiche fuse insieme saranno probabilmente tra quelle importanti per accedere ai lavori del futuro. Soprattutto quando a breve saremo circondati di “intelligenze artificiali” che accompagneranno le nostre vite ed inevitabilmente quelle dei nostri figli. La creatività non sarà mai rimpiazzabile da una mente sintetica o comunque non lo sarà mai del tutto. Almeno in un futuro vicino.
Letture consigliate per i genitori del XXI secolo:
- “3-6-9-12. Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali” di Serge Tisseron
- “Il segreto dell’infanzia” di Maria Montessori
- “Psicopatologia web-mediata. Dipendenza da internet e nuovi fenomeni dissociativi” di Federico Tonioni
- “21 lezioni per il XXI secolo” di Yuval Noah Harari
- “Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti” di Jean M. Twenge