Eco & Equo. A Bruxelles gli eco-innovatori tecnologici italiani

Ospitiamo al Parlamento Europeo delle eccellenze: gli eco-innovatori tecnologici italiani. Le loro idee hanno generato soluzioni già applicabili e che si ripagano da sé

Le tecnologie pulite e giuste sbarcano a Bruxelles. Mercoledì primo marzo ospitiamo dalle 9 alle 13 al Parlamento Europeo “Eco & Equo. L’almanacco dell’ecofuturo”. Sarà possibile seguirlo in streaming a questo indirizzo o attraverso il video inserito qui sotto anche alla fine dell’evento. I relatori sono tutti italiani, ma sarà disponibile la traduzione simultanea in inglese.

In fondo al post il programma di “Eco & Equo”. Il festival Ecofuturo, cui l’Almanacco é legato, é una rassegna delle innovazioni ecologiche e tecnologiche che rispondono a due requisiti:

  1. idee già trasformate in prodotti affidabili
  2. aziende che applicano i principi di etica ed equità.

Il festival inoltre si propone di costruire ponti all’interno del frammentato arcipelago ecologico italiano. Ha avuto finora tre edizioni: le prime due (2015 e 2015) presso la Libera Università di Alcatraz; la terza l’estate scorsa a Rimini.

Ogni edizione di Ecofuturo é accompagnata dalla pubblicazione dell’almanacco delle ecotecnologie italiane: l’evento di Bruxelles sarà, per così dire, una sua vetrina aggiornata: esattamente come il festival, esso raccoglie esclusivamente ecotecnologie sperimentate, collaudate e subito applicabili, che si ripagano da sole attraverso il risparmio ottenuto nella prima fase di impiego.

Fra i protagonisti dell’incontro di Bruxelles figurano ad esempio:

  • l’edilizia basata sul legno, che offre edifici duraturi quanto quelli in cemento e mattoni (sulle Alpi esistono edifici in legno vecchi di tre secoli…) ma più confortevoli, di minore impatto ambientale e soprattutto antisismici. Ricostruire in legno le zone dell’Italia centrale devastate dal terremoto significa non doverle più ricostruire in futuro.
  • i metodi utili per “spolverare” le città, ovvero per risolvere i problemi delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferico;
  • l’acquedotto che produce anche energia elettrica;
  • il metodo alternativo per la potabilizzazione dell’acqua che la mantiene gradevole al palato e che consente di dire addio all’acqua in bottiglia e alle caraffe filtranti;
  • soluzioni interessanti sul biogas (quello che non sottrae terreno agricolo alla produzione di cibo e prevede invece il mantenimento della copertura vegetale per un periodo più lungo, al fine di produrre carbonio aggiuntivo destinato al digestore ed al suolo)
  • la via etica della seta: la creazione di una filiera italiana di produzione, senza sfruttamento della manodopera e senza impatto ambientale.

Tutti questi sono solo esempi. Il programma completo di “Eco & equo” é molto ricco. I link associati ai nomi dei relatori rimandano all’organizzazione o alla pagina web cui fanno capo, e non necessariamente anche al tema del loro intervento.

Condividi sui social networks