CETA, l’allegato sugli OGM nell’UE è lasciato volutamente in bianco

Il Parlamento Europeo vota mercoledì 15 febbraio il trattato col Canada che demanda ai burocrati i criteri per stabilire quali alimenti sono sicuri e possono essere venduti nell’UE

E’ lasciata volutamente in bianco una pagina sepolta fra gli allegati del trattato CETA fra UE e Canada che verrà votato mercoledì dal Parlamento Europeo. I burocrati del CETA Joint Committee, che operano al di fuori del controllo democratico, riempiranno questa pagina con i criteri per stabilire se gli alimenti canadesi offrono un livello di sicurezza adeguato agli standard europei. In sostanza si tratta di stabilire se la carne agli ormoni e i cibi OGM consumati in Canada possono essere venduti anche nell’UE.

Il tema é al centro dell’aggiornamento messo on line poco fa all’interno del Wiki CETA, lo strumento creato in collaborazione con Tiziana Beghin attraverso il quale i cittadini possono avere informazioni referenziate con link alle fonti e ai documenti ufficiali.

Il voto del Parlamento Europeo é l’ultimo atto per applicare il CETA a titolo provvisorio e a tempo indeterminato, aggirando così il prevedibile no di alcuni Parlamenti degli Stati UE alla ratifica del trattato. La ratifica rimane pur sempre necessaria, ma é rimandata ad un futuro indefinito.

Il CETA è una riforma istituzionale nascosta perché subordina la possibilità dell’UE e degli Stati di prendere decisioni nel pubblico interesse al fatto che queste decisioni non comportino la creazione di nuove barriere commerciali col Canada e non limitino il vasto raggio d’azione concesso dal trattato agli investitori canadesi nell’UE. Il trattato fra l’altro fissa amplissimi spazi per l’intervento dei privati nei servizi (scuola, salute, acqua…) e detta i criteri cui gli Stati devono attenersi per concedere permessi e licenze relativi alle attività economiche.

A proposito di OGM e carne canadese agli ormoni, non c’é solo la pagina in bianco sulla sicurezza alimentare. Il CETA istituisce una cooperazione normativa fra Canada ed UE che prevede fra l’altro un comune approccio agli OGM non più basato sul principio di precauzione europeo.

Sempre nel campo della cooperazione normativa, il CETA stabilisce un comune approccio “tecnologicamente neutro” all’industria. Significa, ad esempio, impedire ai legislatori di privilegiare le rinnovabili o di penalizzare il nucleare.

Le 1600 pagine del CETA, allegati compresi, sono on line sul sito della Commissione Europea. L’immagine qui sotto mostra l’allegato 5-D (pag. 295), al quale l’articolo 5.6.2 del trattato (pag. 23) demanda il compito di fissare principi e linee guida per stabilire quando esiste l’equivalenza fra le norme dell’UE e del Canada relative alla sicurezza alimentare. Contiene le parole “Da concordare più tardi”. Il secondo paragrafo dell’allegato 5-D, quello già scritto, riguarda il mantenimento delle equivalenze precedentemente stabilite nel caso che l’UE o il Canada modifichino la propria normativa sulla sicurezza alimentare.

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