Rottami di liberismo. Da Bruxelles un sì non determinante al CETA
La commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo approva il CETA, il trattato fra UE e Canada fratello del TTIP proprio nel giorno in cui Trump rottama il TPP, un altro accordo fratello del TTIP. Aggiornato WikiCETA, lo strumento di informazione al servizio dei cittadini
Bruxelles non si é accorta che nel mondo il vento é cambiato e che negli USA il presidente Trump ha appena detto alt al TPP, il trattato fratello del TTIP. Così oggi la commissione INTA (Commercio internazionale) del Parlamento Europeo ha fatto propri i rottami della globalizzazione commerciale neoliberista appoggiando l’adozione di un altro fratello del TTIP, il contestatissimo trattato CETA fra UE e Canada.
Gli sviluppi della situazione sono on line negli aggiornamenti del WikiCETA, lo strumento creato in collaborazione con Tiziana Beghin attraverso il quale i cittadini possono avere informazioni referenziate con link alle fonti e ai documenti ufficiali.
Sarà comunque l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo a dire la parola definitiva sull’applicazione provvisoria ma a tempo indeterminato del CETA, il trattato che costituisce una riforma istituzionale nascosta dal momento che subordina la possibilità dell’UE e degli Stati membri di prendere decisioni nel pubblico interesse al fatto che queste stesse decisioni non nuocciano al commercio con il Canada.
Wiki CETA si é intanto arricchito del capitolo su CETA, ambiente e lavoro: su questi temi il trattato contiene dichiarazioni altisonanti prive di effetti pratici, dal momento che non prevede alcun meccanismo in grado di farle rispettare. Al contrario, il CETA ha un potente meccanismo – la clausola ISDS-ICS – in grado di “punire” le politiche ambientali qualora esse ledano gli interessi degli investitori canadesi nell’UE.
A proposito di lavoro, secondo le stime della Commissione Europea per effetto del CETA 167.000 lavoratori europei dovranno cercarsi un nuovo impiego, ma in uno studio indipendente la stima dei posti di lavoro distrutti nell’UE dal trattato é ancora più alta.
Mentre il presidente Trump sembra intenzionato ad avviare verso il freezer il trattato TTIP fra UE ed USA contro il quale si é mobilitata l’opinione pubblica europea, il CETA si accinge ad introdurre nell’UE i medesimi contenuti del TTIP: silura i criteri su cui l’UE ha finora basato la sua normativa (a cominciare dal principio di precauzione che finora ha impedito la massiccia importazione di OGM, di cui il Canada é un grande produttore mondiale) e detta i criteri con cui gli Stati devono autorizzare le attività economiche e per l’amplissimo intervento privato nei servizi. In più il CETA introduce il pericoloso principio della neutralità tecnologica che nel settore dell’energia potrà essere usato per minare la transizione verso le rinnovabili.
Chi ha votato e come qui