Bilancio degli ultimi 12 mesi al Parlamento Europeo

La parte emersa dell’iceberg – le vittorie in materia di prosumer, efficienza energetica, energie pulite – derivano da centinaia di emendamenti presentati su 24 dossier che abbiamo seguito come relatore o relatore ombra. Inoltre abbiamo creato il sito internet dedicato ai fondi UE per la scuola, sbloccato il piano di azione per l’energia sostenibile per Roma e…

Il calendario inganna. L’anno – quello lavorativo, almeno – non finisce il 31 dicembre ma ai primi di agosto: è il momento in cui ogni cosa va in pausa per le vacanze estive in attesa di cominciare un nuovo ciclo di attività.

Qui al Parlamento Europeo, lo stop al carosello delle cose da fare coincide con la possibilità di fermarci per guardare indietro e tracciare un bilancio della situazione. Un bilancio che costituisce la base dalla quale partirà, a fine mese, il nuovo anno di attività parlamentari.

Il nostro anno di lavoro è stato come un iceberg. Le vittorie e la parte visibile costituiscono la punta di questo iceberg, la piccola parte emersa. La parte sommersa, molto più massiccia, è quella su cui poggiano i risultati ottenuti. Nello stesso modo è strutturato questo bilancio.

  1. LA PUNTA DELL’ICEBERG
    1. In Parlamento: approvazione avvenuta in plenaria
    2. Attività non legislativa: interrogazioni, conferenze, lettere ufficiali…
  2. LA BASE DELL’ICEBERG. Attività in commissione

Negli ultimi 12 mesi  abbiamo prodotto 720 emendamenti per inserire il punto di vista nostro e del M5S nei 24 dossier che abbiamo seguito in qualità di relatore o relatore ombra (al Parlamento italiano si direbbe: relatore di minoranza) all’interno della commissione parlamentare ITRE (industria, energia, ricerca), per la quale sono anche coordinatore, cioè capogruppo dell’EFDD, la “famiglia politica” europea del M5S.

1. LA PUNTA DELL’ICEBERG

A. In Parlamento: approvazione avvenuta in plenaria

Al Parlamento europeo, l’approvazione in assemblea plenaria non coincide necessariamente con la parola “Fine”. I provvedimenti legislativi – come il regolamento per le nuove etichette relative all’efficienza di apparecchiature che consumano energie – devono successivamente affrontare il trilogo, la trattativa politica con il Consiglio UE, l’altro co-legislatore europeo.

Etichette relative all’efficienza energetica

Dopo l’ esame in commissione ITRE, il regolamento relativo all’efficienza energetica delle apparecchiature che consumano energia (televisori, lavatrici, lavastoviglie…)bper il quale io sono relatore,  è approdato in assemblea plenaria ed ha ottenuto 580 voti a favore, 52 contrari. Gli astenuti sono stati 79.

Il regolamento approvato in plenaria mette ordine nell’attuale giungla, riconducendo tutte le etichette ad una scala univoca; istituisce un database di tutti i prodotti coperti da etichettatura, accessibile tramite smartphone a partire dall’etichetta di carta; fa spazio sull’etichetta al simbolo che indica la capacità di un’apparecchiatura di essere smart: la nuova frontiera dell’efficienza energetica.

Ad amplissima maggioranza (non c’è neanche stato bisogno di contare i voti) ho ricevuto il mandato a negoziare nel trilogo il testo definitivo del regolamento con il Consiglio UE.

Diritti dei prosumer

Con il voto in plenaria hanno assunto l’assetto definitivo i dossier di indirizzo politico che ho seguito come relatore di minoranza e che ci hanno consentito di ottenere le vittorie a proposito di riconoscimento dei diritti dei prosumer (gli autoproduttori-autoconsumatori di energia rinnovabile) e di negawatt, filocarri ed efficienza energetica.

Queste vittorie sono giunte attraverso le relazioni sul “new deal” per i consumatori di energia (nostri emendamenti:  uno in plenaria e 39 in commissione, questi ultimi distribuiti on line in due  distinti documenti); sui progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili (i nostri emendamenti: due in plenaria e 60 in commissione); sull’attuazione della direttiva per l’efficienza energetica (in commissione 45 nostri emendamenti).

Gli emendamenti sono mescolati a quelli presentati da altri europarlamentari. Per trovarli, bisogna fare all’interno di ogni documento una ricerca con parola chiave “Tamburrano”.

Tutti questi documenti costituiscono atti di indirizzo politico in vista della preparazione, da parte della Commissione europea, del “pacchetto energia pulita”, atteso per il prossimo anno.

La fine farlocca del roaming

In veste di relatore di minoranza, abbiamo perso in plenaria la battaglia per preservare la neutralità di internet all’interno del regolamento UE su internet e roaming.

Dal punto di vista formale, a questo proposito il Parlamento ha approvato in plenaria una raccomandazione in seconda lettura. Dal punto di vista sostanziale, centrosinistra e centrodestra si sono uniti in un patto di ferro per permettere di dare la precedenza su internet ai servizi a pagamento e per consentire varie eccezioni alla fine del roaming.

Nucleare? No, grazie

Un’altra vittoria colta in assemblea plenaria come relatore di minoranza riguarda il nostro no ai finanziamenti UE all’energia nucleare. E’ stato approvato nell’ambito della Relazione sui progressi verso un’unione europea dell’energia (41 nostri emendamenti in commissione, suddivisi on line in primo e secondo documento, e 4 in plenaria, sempre da cercare con parola-chiave “Tamburrano”).

Clima e inquinamento

Recano l’impronta, sebbene indiretta, del nostro lavoro anche due documenti approvati dall’assemblea plenaria del Parlamento Europeo il cui esame preliminare è stato effettuato principalmente dalla commissione ENVI (ambiente) ma ai quali la commissione ITRE ha contribuito attraverso un parere di cui sono stato relatore di minoranza.

Si tratta delle raccomandazioni del Parlamento Europeo in vista della conferenza sul clima di Parigi che si è svolta nel dicembre scorso (abbiamo presentato emendamenti in vista del parere di ITRE, da cercare con parola-chiave “Tamburrano”) e della riduzione di sostanze inquinanti nell’atmosfera: in ITRE siamo riusciti ad immettere una boccata d’aria buona nel procedimento legislativo attraverso i nostri 30 emendamenti, distribuiti on line fra primo e secondo documento; cercare sempre con parola-chiave “Tamburrano”.

B) Attività non legislativa

Al Parlamento europeo si trattano – ovviamente – questioni europee. Ma l’Italia e Roma non possono non avere un posto speciale nei miei pensieri. Ad esse è dedicata una parte importante dell’attività non legislativa degli ultimi 12 mesi.

La bolletta italiana dell’elettricità

Attraverso lettere ufficiali, abbiamo ottenuto risposte ed impegni dall’UE sull’architettura ammazza-rinnovabili della bolletta elettrica italiana e sui soldi europei spesi per mantenere in funzione le pericolose centrali nucleari ucraine.

Aggiornato WikiTTIP, messo on line Presidiamo

Il nostro lavoro non si esaurisce con i temi legati all’energia. Durante gli ultimi 12 mesi ci siamo occupati fra l’altro di glifosato, abbiamo messo on line presidiamo.eu per rendere più semplice l’accesso ai fondi UE per la scuola  (update giugno 2019: conseguentemente alla non rielezione l’iniziativa è stata interrotta per mancanza di risorse) ed abbiamo costantemente aggiornato wiki TTIP, la sezione del nostri sito internet con riassunti e link dei documenti ufficiali e leak relativi al trattato commerciale in corso di negoziazione fra USA ed UE che costituisce il più grande segreto europeo ed una riforma istituzionale nascosta. Stiamo inoltre pubblicando le traduzioni in italiano dei principali leak relativi al contenuto del TTIP.

Traduzioni

Abbiamo effettuato e messo gratuitamente a disposizione su internet la traduzione in italiano dello studio del Parlamento Europeo “Open innovation nel settore industriale, inclusa la stampa 3D” e sono in corso altre due traduzioni: il manuale (qui l’originale in inglese) per avviare un’impresa di transizione e lo studio dello STOA  (qui l’originale in inglese) dedicato all’economia collaborativa.

Stampa 3D. Il compost, l’economia circolare (e i lombrichi) in ufficio

La stampa 3D ricorre in vari altri aspetti del nostro bilancio annuale. A Bruxelles abbiamo organizzato ed ospitato la conferenza europea su stampa 3D e manifattura additiva; a Roma, la conferenza sulle politiche europee di indirizzo sulla manifattura digitale e sulla stampa 3D ed un ciclo di sei incontri su open innovation e stampa 3D nella UE.

E ancora abbiamo disegnato in CAD e stampato in 3D (meglio: autop rodotto con stampa 3D) il lombricompostatore che abbiamo donato al commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella, in occasione del convegno sull’economia circolare che abbiamo organizzato a Bruxelles. Il suo nome è Lombricolàge e in autunno stiamo organizzando una sorpresa. Per averne notizia potete iscrivervi al sito dedicato che abbiamo creato www.lombricolage.eu.

Il nostro ufficio – a quanto ci risulta – è il primo nella storia del Parlamento Europeo in grado di chiudere al suo interno un circolo economico tanto piccolo quanto simbolico: i rifiuti, per la precisione i fondi di caffè, da noi diventano una risorsa, il compost, grazie ai lombrichi alloggiati nel Lombricolàge, simile a quello che abbiamo regalato a Vella. Usiamo il compost per concimare pomodori in vaso, che stanno in ufficio anche loro: a Roma, grazie al lombricompostaggio domestico, coltivavamo nei vasi un intero orto urbano. Impossibile farlo a Bruxelles: non ci sono né terrazzo né sole romano.

Gli incontri e le conferenze a Roma

Anche se dobbiamo trascorrere molto tempo fra Bruxelles e Strasburgo, a Roma – oltre a quelli dedicati alla stampa 3D – abbiamo organizzato vari eventi, che si aggiungono a quelli già citati sulla stampa 3D: tre incontri per giornalisti, lettori ed attivisti sulle politiche UE relative a scienza, ambiente, clima; altri tre incontri dedicati al contributo che la permacultura può offrire agli obiettivi UE relativi a clima, sicurezza energetica, efficienza energetica; la conferenza sul biochar, un vecchio e nuovissimo alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici; la presentazione di “Anschluss”, libro di Vladimiro Giacchè; tre moduli di informazione sui fondi europei.

Le interrogazioni. Roma città post petrolio

Guarda a Roma e ai problemi italiani la maggior parte delle interrogazioni che abbiamo presentato alla Commissione Europea: grazie ad esse, abbiamo appreso che l’UE vuole dall’Italia “spiegazioni” (come si dice in gergo diplomatico) su chi – e con quali mezzi – proteggerà l’ambiente dopo la rottamazione del Corpo Forestale ed abbiamo innescato indagini sulla gestione  – secondo noi poco accorta – dei fondi UE in Garfagnana ed in Lunigiana.

Ottenere un risultato attraverso le interrogazioni è difficilissimo: ad esempio, ci sono venute in mente le supercàzzole di Ugo Tognazzi mentre leggevamo la risposta alle nostre domande sulla normativa nazionale che – in pratica – impedisce agli italiani di effettuare il retrofit elettrico di una vettura in un altro Stato UE, dove magari si spende meno: alla faccia della libera circolazione delle merci nel mercato unico interno. Sul retrofit siamo tornati alla carica con una nuova interrogazione ed attendiamo da un paio di mesi la risposta.

Attraverso un’interrogazione, tuttavia, siamo riusciti a sbloccare il piano di azione dell’energia sostenibile per trasformare Roma in una città post-petrolio: un piano che era rimasto fermo a prender polvere per anni e annorum nei cassetti UE.

2) LA BASE DELL’ICEBERG

Gran parte dei risultati ottenuti – gran parte della punta emersa del nostro iceberg annuale –  discende dal lavoro nella commissione parlamentare ITRE: centinaia di emendamenti distribuiti nei 24 dossier che abbiamotrattato durante gli ultimi 12 mesi, come relatore (le nuove etichette già approvate in plenaria) o come relatore di minoranza.

Dossier in gestazione in commissione ITRE

La maggior parte dei 24 dossier si trova ancora in stato di gestazione. Stiamo seguendo come relatore di minoranza in commissione ITRE le relazioni su:

  1. strategia UE in materia di gas liquefatto e stoccaggio del gas (abbiamo presentato 46 emendamenti);
  2. strategia UE in materia di riscaldamento e raffrescamento (32 nostri emendamenti suddivisi on line fra primo e secondo documento);
  3. programma di ricerca carbone ed acciaio;
  4. misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas (77 nostri emendamenti: primo, secondo e terzo documento);
  5. statistiche europee in tema di gas naturale ed energia elettrica (18 nostri emendamenti);
  6. nuovo assetto del mercato dell’energia elettrica (58 nostri emendamenti, primo e secondo documento);
  7. responsabilità, risarcimento e garanzie finanziarie per le operazioni in mare relative agli idrocarburi (10 nostri emendamenti).

Gli emendamenti sono anche in questi casi mescolati a quelli presentati da altri europarlamentari. Per trovarli, bisogna fare all’interno di ogni documento una ricerca con parola chiave “Tamburrano”.

Dossier in gestazione per altre commissioni parlamentari

Sempre come relatore di minoranza, ci stiamo occupando di varie opinioni che la commissione ITRE deve inviare alla commissione ENVI (ambiente), competente per argomento. Esse riguardano

  1. il modo più efficace, rispetto a costi e investimenti, per ridurre le emissioni di anidride carbonica (abbiamo contribuito attraverso 37 emendamenti ripartiti on line fra primo e secondo documento; ricerca con parola-chiave “Tamburrano”)
  2. l’intero pacchetto sull’economia circolare. A questo proposito, ITRE deve fornire alla commissione ENVI i suoi punti di vista relativi a cambiamenti da introdurre nelle direttive che ora regolano le  discariche (abbiamo presentato 10 emendamenti), lo smaltimento di batterie, auto, apparecchiature elettriche ed elettroniche (altri 10 nostri emendamenti), gli imballaggi ed i rifiuti da imballaggi (30 nostri emendamenti), i rifiuti (63 emendamenti ripartiti nella documentazione online fra primo e secondo documento; in tutti i casi, ricerca con parola-chiave “Tamburrano”)

E’ già certo che a settembre dovrò lavorare come relatore di minoranza al parere che la commissione ITRE è chiamata ad inviare alla commissione IURI (affari legali) sulle norme di diritto civile per la robotica.

Ma a settembre, soprattutto, sono attese varie proposte legislative della Commissione Europea su temi legati all’energia, nelle quali cercheremo di trasfondere le vittorie e le maggioranze già formatesi in plenaria su rinnovabili, diritti dei prosumer di energia rinnovabile ed efficienza energetica. Ne riparleremo fra 12 mesi, quando – a dispetto di tutte le convezioni legate al 31 dicembre e al calendario –  sarà il momento di tracciare il bilancio di un altro anno di lavoro.

“Loro non si arrenderanno mai, noi nemmeno”


QUI IL RESOCONTO DETTAGLIATO DELLE ATTIVITA’ DEL II ANNO DELLA LEGISLATURA

Foto

Foto

Condividi sui social networks