L’Italia verso il funerale dell’efficienza energetica e una stangata sulla bolletta. Il M5S scrive alla Commissione Europea

Lettera del M5S alla Commissione Europea per disinnescare l’ennesimo pasticcio all’italiana.

Punire chi risparmia energia o ne consuma poca e chi la produce da fonti rinnovabili. 2016 entrerà in vigore una “riforma” delle tariffe elettriche che al momento si profila come una stangata per la generalità delle famiglie e un funerale per l’efficienza energetica in Italia: quest’ultimo aspetto é in rotta di collisione con gli obiettivi che l’Unione Europea assegna agli Stati membri.

Il M5S Europa (Dario Tamburrano e David Borrelli) e il M5S nazionale (Gianni Girotto), hanno inviato una lettera alla Commissione Europea (la trovate in fondo a questo post) chiedendo di tenere sotto costante osservazione il processo dal quale scaturirà l’architettura della nuova bolletta italiana.

L’AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico) ha diffuso un documento di consultazione relativo alla riforma della tariffa domestica dell’energia elettrica nel quale pone come base esplicita delle proprie scelte la preoccupazione di stabilizzare il gettito fiscale delle bollette, mitigando e limitando i risparmi di chi preleva dalla rete una quantità ridotta di energia.

All’interno di questo documento, l’opzione ritenuta preferibile dall’Autorità consiste nel trasformare in una quota fissa ed indipendente dal consumo la quasi totalità dei “servizi di rete” e la metà degli “oneri di sistema”. La conseguenza sarebbe un rincaro della bolletta pari al 10-30% per le utenze domestiche che consumano meno di 3.500 kilowattora all’anno: la generalità delle famiglie italiane.

Ma non solo. Attualmente, gli impianti domestici per l’autoconsumo di energia prodotta da fonte rinnovabile sono economicamente vantaggiosi soltanto perché esentati dal pagamento di una parte degli oneri di rete e di sistema. Con la riforma della tariffa domestica tratteggiata dall’Autorità, l’esenzione verrebbe a cadere. Nello stesso modo, non sarebbe più premiante dal punto di vista economico la riduzione dei consumi ottenuta da coloro che hanno investito in elettrodomestici e dispositivi più efficienti.

Oltre che sugli investimenti già effettuati o in programma che mirano a ridurre il prelievo di energia elettrica dalla rete, questa “riforma” della bolletta avrebbe effetti negativi anche sulle opportunità di sviluppo delle tecnologie per l’efficienza energetica e per fonti rinnovabili. Soprattutto, andrebbe nella direzione esattamente opposta rispetto a quella prevista dalle direttive europee sull’efficienza energetica e sulla promozione dell’uso delle rinnovabili.

La nostra lettera vuole disinnescare l’ennesimo pasticcio all’italiana che mira a penalizzare le energie pulite e che potrebbe portare all’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. I destinatari sono il commissario europeo Miguel Arias Cañete (Politiche energetiche e climatiche) ed il capo del suo gabinetto, Dominique Ristori.

Lettera al commissario europeo Miguel Arias Cañete

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