Il giardinaggio sadico e sciocco – tagliare le radici dell’albero sostenendo che è utile per farlo crescere – é un caposaldo della “filosofia” di Jyrki Katainen, commissario europeo designato alla Crescita, al Lavoro, agli Investimenti e alla Competitività nonché alla vicepresidenza della Commissione Europea. Per questo ho firmato un appello – sta circolando qui nel Parlamento Europeo – che chiede di rigettare la sua candidatura. E non solo: oltre a firmare l’appello contro Katainen, ho aggiunto ed inviato agli eurodeputati i miei commenti che puntualizzano le critiche nei suoi confronti .
La nuova Commissione Europea, prima di insediarsi, dovrà essere approvata dal Parlamento Europeo. L’audizione dei commissari in pectore inizierà la settimana prossima: poi ci sarà il voto. La Commissione entrante, nel suo complesso, non raccoglie certo il mio plauso: e su questo sfondo già di per sé fosco, spiccano alcuni candidati che sono addirittura peggiori degli altri.
Katainen è uno di questi. Assolutamente impresentabile. E’ un sommo sacerdote della fede che mette l’Economia, il Profitto e i Mercati in cima alla piramide dei valori, subordinando ad essi tutto il resto: comprese le persone umane. Inoltre la fede di Katainen postula la possibilità e la necessità di una crescita economica infinita: come se la Terra possedesse una quantità illimitata di risorse naturali – dal petrolio al terreno coltivabile – da cui attingere per produrre le merci. Infine, data l’attuale situazione di crisi, nelle economie deboli per Katainen la crescita germoglia esclusivamente su un terreno preparato dall’austerity. Cinque anni in cui i Paesi mediterranei sono stati inutilmente presi a sberloni economici e chiamati pigs (“maiali”), cinque anni di evidenze opposte non sono stati sufficienti affinchè gli si accendesse una lampadina: quella di Katainen è una fede assolutamente cieca. Infatti la Finlandia – Paese in cui Katainen é stato primo ministro fino a poco tempo fa – viene da due anni di cure di austerity made in Katainen e di riduzione del Pil. Non se ne può più, di questa austerity irragionevole ma soprattutto inutile e dannosa: l’europeismo finisce per essere identificato con l’austerity, mentre un altro europeismo è possibile ed è anzi giusto e necessario.
L’appello per dire no a Katainen è stato inviato a tutti gli eurodeputati da Barbara Spinelli, del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica. E’ in inglese: qui la traduzione italiana. In estremissima sintesi, dice che le politiche di Katainen si situano all’esatto opposto dei valori di solidarietà e cooperazione su cui é stata edificata l’Unione Europea.
Kostas Chrysogonos, eurodeputato greco anch’egli del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, ha raccolto l’appello contro Katainen e l’ha rilanciato sottolineando la tremenda situazione sociale prodottasi in Grecia in seguito all’applicazione dell’austerity così caldeggiata da Katainen (qui la traduzione italiana).
Su questo sfondo, anch’io ho firmato l’appello contro Katainen aggiungendovi le mie considerazioni. Ecco la lettera che ho inviato a tutti gli europarlamentari sottoscrivendo l’appello di Barbara Spinelli (il testo é circolato nella traduzione inglese).
Cari colleghi,
Mi trovo pienamente d’accordo con quanto già espresso dai colleghi Barbara Spinelli e Kostas Chrysogonos: le politiche economiche di austerity condotte da Katainen, che antepongono i mercati agli esseri umani, conducono alla macelleria sociale e tradiscono i valori fondanti dell’Unione Europea.
Aggiungo altri motivi che mi spingono a considerare inaccettabile la candidatura di Katainen a vicepresidente della Commissione Europea e a commissario per Occupazione, Crescita, Investimenti e Competitività. Il paradigma della crescita economica, che costituisce l’unico orizzonte entro il quale si collocano le deleghe di Katainen e entro il quale lo stesso Katainen si muove, é palesemente inadeguato ad affrontare la crisi: una crisi che è sistemica e paradigmatica e che affonda le sue radici nei limiti delle risorse naturali prima ancora che nelle questioni economiche e finanziarie.
La tutela degli ecosistemi e delle risorse naturali, i beni comuni dell’Umanità, è l’unica via percorribile che in questo secolo appena iniziato potrà grantire prosperità ed equità e supportare un modello socio-economico sostenibile e democratico. Katainen invece, già come Primo Ministro della Finlandia, ha dimostrato di considerare le risorse umane delle popolazioni, nonché gli asset naturali e degli stati sovrani, nella sola ottica del profitto e dello sfruttamento. Vi rimando ad alcuni articoli di stampa: qui, qui e qui.
Aggiungo che Katainen, sempre come Ministro o Primo Ministro della Finlandia, ha dimostrato di essere un fermo sostenitore dell’energia nucleare: anche a costo di spaccare negli ultimi mesi su questo tema la stessa coalizione del proprio governo: qui e qui
A tal proposito porto alla vostra attenzione la pericolosa tentazione cui già soggiace la Commissione Europea uscente, di concedere aiuti di Stato all’energia nucleare: questi “aiuti” si tradurrebbero in un consistente prelievo di denaro dalle tasche dei contribuenti, già stremati dalle politiche di austerty caldeggiate da Katainen: vedi qui
Come se non bastasse, Katainen é un commissario europeo inadeguato anche se la sua candidatura venisse esaminata nell’ottica economicista che gli é propria. Egli è designato come Commissario alla Crescita: ma grazie alle “cure” da lui applicate, la Finlandia nel 2012 e nel 2013 ha visto diminuire sensibilmente il suo PIL mentre per quest’anno si prevede (forse ottimisticamente) una crescita da prefisso telefonico come dai seguenti dati che allego:
L’andamento del tasso di crescita del PIL finlandese negli ultimi anni é stato nettamente inferiore alla media UE
NB Gli screenshot sono popup che si aprono a questo indirizzo
Foto (rielaborata)