L’Italia non è in Europa. Ovvero: gli spalma-incentivi e gli altri provvedimenti con cui i Governi (da Monti in poi) hanno tartassato le energie rinnovabili non sono in linea con le politiche dell’Unione Europea. Lo ha ammesso martedì il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi durante la sua visita alla Commissione Itre (industria, energia, ricerca e telecomunicazioni) del Parlamento Europeo.
Il ministro Guidi ha onestamente riconosciuto questo fatto – ovvio per tutti tranne che per i grandi organi di stampa – in risposta ad un mio intervento in Commissione nel quale ho domandato se, oltre agli ammazza-rinnovabili italici, fosse in linea con le politiche europee anche il fatto che uomini del colosso cinese State Grid International Development Limited siederanno nei consigli d’amministrazione di Snam e Terna: le reti nazionali italiane del gas e dell’energia elettrica. I cinesi nella “stanza dei bottoni” dell’energia elettrica e del gas in Italia: l’avete forse letto sui giornali?
L’ingresso dei cinesi in questi due asset strategici nazionali è avvenuto – guardacaso – nei giorni in cui spiaggia e infradito costituiscono due potenti strumenti di distrazione di massa. Discende dalla vendita (2,1 miliardi di euro) di una fetta di Cdp reti. Quest’ultima, a sua volta, fa parte del pacchetto di dismissioni promesso dall’Italia all’Europa per ridurre il debito e ha suscitato una serie di autorevoli perplessità. Martedì tuttavia il ministro ha glissato alla grande. Non ha pronunciato una sola parola sui cinesi.
Ecco il video con il mio intervento in commissione in cui domando al ministro Guidi se gli ammazza-rinnovabili e l’ingresso dei cinesi nei consigli d’amministrazione di Snam e Terna sono in linea con le politiche dell’Unione Europea.
VIDEO: LE DOMANDE DI TAMBURRANO E LE NON RISPOSTE DEL MINISTRO GUIDI
La risposta del ministro é stata rigorosamente limitata agli ammazza-rinnovabili. Ha detto: “Lei ha citato temi di stretta attinenza italiana. Magari le rispondo meglio in un’altra sede, questa non mi sembra la più opportuna. Mi sento solo di dire che quello che é stato fatto a livello italiano non collima con l’adesione che come Italia diamo agli obiettivi che lei citava sulle rinnovabili…”.
Il ministro non ha raccolto la mia sollecitazione sui cinesi. Eppure si tratta di un fatto estremamente importante: i dettagli sono in un’interrogazione presentata dai senatori Cinque Stelle Girotto e Gastaldi, sempre indirizzata al ministro dello Sviluppo Economico Federiga Guidi.
In sostanza, la Cassa Depositi e Prestiti (controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze) ha ceduto per 2,1 miliardi di euro alla società cinese State Grid International Development Limited il 35% del capitale sociale di Cdp Reti Spa, una società interamente di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti. Cdp Reti Spa a sua volta detiene una partecipazione pari al 30% del capitale sociale di Snam Spa, il gruppo italiano che presidia le attività regolate nel settore del gas: gestisce i grandi gasdotti, gli stoccaggi, le infrastrutture essenziali per la sicurezza nazionale. Inoltre la Cassa Depositi e Prestiti sta conferendo a Cdp Reti Spa la propria partecipazione in Terna Spa, pari al 29,851% del capitale sociale. Terna è l’operatore italiano leader nelle reti di trasmissione di energia elettrica.
La State Grid International Development Limited, dal canto suo, é l´operatore finanziario internazionale della State Grid Corporation of China, controllata dal Governo cinese: la più grande società elettrica del mondo. L’ accordo raggiunto con la Cassa Depositi e Prestiti consente alla State Grid International Development Limited di nominare due dei cinque membri del consiglio di amministrazione di Cdp Reti e uno dei tre membri del collegio sindacale della società. Inoltre State Grid International Development Limited godrà del diritto di veto rispetto all’adozione di alcune delibere e designerà un amministratore nei consigli di amministrazione di Snam e Terna.
L’ingresso dei cinesi nei consigli d’amministrazione di Snam e Terna non è un fatto che riguarda solo l’Italia. Nella Comunicazione della Commissione Europea sulla sicurezza energetica dello scorso luglio é scritto che ogni Stato membro dell’Ue dovrà informare gli altri prima di prendere decisioni importanti relativi alla politica energetica nazionale. Durante la riunione della Commissione ITRE, il ministro Guidi non ha chiarito se l’Italia ha informato preventivamente i partner europei delle vicende che riguardano Snam e Terna, o quando intende farlo.
– Sullo stesso argomento leggi anche l’articolo del Senatore M5S Andrea Cioffi “La Cina abbraccia l’Italia…“
– La registrazione dell’intera seduta della commissione Itre di martedì é disponibile sul sito del Parlamento Europeo.