Aiuti di Stato al nucleare. Gli ultimi giorni di Pompei e il commissario Almunia

La porcata – se verrà confermata – é di quelle colossali. Ed é soprattutto un episodio degno degli ultimi giorni di Pompei. Secondo la solitamente affidabile e ben informata agenzia di stampa britannica Reuters, la Commissione Europea uscente si appresta a concedere all’energia nucleare gli aiuti di Stato. Saranno aiuti sostanziosi, sostanziosissimi: tali da mettere in pratica fuori mercato i produttori di energia pulita e rinnovabile.  Saranno anche aiuti totalmente incompatibili con la normativa europea: la recente “Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020” varata proprio dalla Commissione Europea, non inserisce il nucleare fra i possibili beneficiari di aiuti di Stato.

A quanto scrive Reuters, il commissario europeo uscente alla Concorrenza, Joaquin Almunia,  è intenzionato ad accendere il semaforo verde al piano attraverso il quale il Governo britannico vuole offrire un robusto sostegno – con i soldi dei cittadini, ovvio – alla realizzazione di una centrale nucleare ad Hinkley Point. Se davvero sarà così, si creerà un precedente pericoloso, tale da scatenare i formidabili appetiti dei colossi dell’energia: in Italia, due referendum non sono stati sufficienti per seppellire le voglie atomiche; in altri Paesi d’Europa come Polonia e Lituania, poi, quelle stesse voglie sono ben vive.

Il piano del Governo britannico a favore di  Hinkley Point prevede un prestito garantito di quasi 13 miliardi di euro circa (un paio di miliardi in più rispetto al previsto costo di costruzione della centrale nucleare) e una tariffa garantita per l’energia elettrica prodotta dai reattori: per la durata di 35 anni, essa verrà acquistata dallo Stato al prezzo di 92,5 sterline al Megawatt (circa 117,7 euro), cioé al doppio dell’attuale prezzo di mercato. Gli aiuti saranno incassati dalla francese Edf e dalle società cinesi che la spalleggiano. Li cacceranno fuori dalle tasche i cittadini britannici, al momento di pagare le bollette dell’elettricità.

Il piano, all’inizio, aveva fatto storcere il naso alla Commissione Europea, che aveva aperto un’indagine  per aiuti di Stato. Invece, pare, il commissario alla Concorrenza, non ha nulla da eccepire ed è riuscito perfino a convincere gli altri.

Come Movimento 5 Stelle, intraprenderemo ogni possibile azione per impedire all’Unione Europea di concedere aiuti di Stato al nucleare: una fonte energetica bocciata dall’economia (altrimenti gli aiuti di Stato non le servirebbero) e frutto di una tecnologia dimostratasi fallimentare, pericolosa ed insostenibile. Il commissario uscente alla Concorrenza, Joaquin Almunia, si é già distinto per il colpo di mano contro le energie rinnovabili e a favore di quelle fossili. Ora effettua quest’altro colpo di mano – oltretutto incompatibile con le norme europee – a favore del nucleare. Il suo mandato sta per scadere: sono gli ultimi giorni di Pompei.

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